In queste ultime settimane molti di voi si saranno imbattuti in un post social o in un articolo dedicato a ChatGPT, vero? Ne sono certo: ne stanno parlando praticamente tutti, sia sui siti di settore che sui social Network, soprattutto su LinkedIn, dove diversi esperti SEO ma anche altri professionisti del digital marketing stanno dicendo la loro su questo strabiliante tool online per la generazione automatica di testi.
Siccome l’argomento è molto interessante ma volendo comunque esimermi da opinioni personali circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella SEO (la stessa Google, ormai, la implementa nel suo algoritmo così come potenti strumenti di analisi SEO come SeoZoom nel suo assistente editoriale, per fare un esempio a noi molto vicino), ho pensato di scrivere un articolo dedicato a ChatGPT, cercando di spiegare – con parole semplici e comprensibili anche a chi non è esperto del settore – cos’è questo tool, a cosa serve e come può essere impiegato per aiutarci nella redazione di testi per i nostri siti web e per la strategia SEO in generale.
Cosa significa generare automaticamente dei testi
La generazione automatica di articoli e testi è uno dei tanti impieghi dell’Intelligenza Artificiale: si tratta di un approccio che già ora sta rivoluzionando il lavoro di chi fa SEO. D’altronde, pensateci un attimo: si tratta di tool in grado di generare testo in completa autonomia e in pochi secondi partendo da una vostra richiesta (una domanda, un’indicazione).
Tutto ciò è reso possibile grazie a tecniche di apprendimento automatico e modelli informatici che possono essere letteralmente addestrati a generare testi utilizzando grandi quantità di testo esistente sul web, imparando a generare nuovi testi plausibili e coerenti con il linguaggio umano.
È chiaro che questi strumenti possono essere utili in molti contesti: pensate, ad esempio, a una redazione che genera centinaia o migliaia di testi al giorno quanto potrebbe velocizzare il proprio lavoro con la generazione automatica di notizie coerenti; oppure si potrebbero creare veri e propri chatbot che rispondono praticamente a ogni domanda (in modo logico e plausibile dipende un po’ dal tool utilizzato); oppure, ancora, aiutare i gestori di grandi e-commerce a generare in pochi secondi le descrizioni dei prodotti venduti.
Insomma, i campi di applicazione possono essere diversi. In questo articolo, mi limiterò a parlarvi del tool che va per la maggiore: ChatGPT. Lo farò indicandovi le modalità di funzionamento e i vantaggi nell’uso di questo tool, come anche i consigli su cosa fare una volta che ChatGPT ha generato il testo da voi richiesto.
Buona lettura!
Cos’è ChatGPT
Partiamo dalle basi: cos’è esattamente ChatGPT? Si tratta di un modello di generazione di linguaggio sviluppato da OpenAI. Utilizza una versione modificata del modello di linguaggio GPT-2 (Generative Pre-trained Transformer 2) ed è quindi chiamato anche GPT-3.
In sostanza, è un tool utilizzato per generare testo in modo autonomo, soprattutto per la generazione di conversazioni o risposte a determinate domande, ma può essere utilizzato per una varietà di altre attività legate al linguaggio, come la scrittura automatica e il riassunto del testo.
Come funziona
GPT utilizza la tecnologia di apprendimento automatico per generare testo. Questo tool di intelligenza artificiale per i testi è stato addestrato su una gran quantità di documenti di testo presenti su Internet, utilizzando una tecnica di apprendimento automatico chiamata “apprendimento non supervisionato” (unsupervised learning) in cui il modello apprende dai dati senza alcun etichettamento esplicito.
Il funzionamento di base consiste nel generare testo in base al contesto dato al modello: una volta che il contesto è stato presentato al modello, GPT utilizza le sue conoscenze acquisite per generare testo plausibile e coerente con il contesto dato. Per fare ciò, il modello utilizza una tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale chiamata “Transformer” che gli consente di comprendere il significato del testo e di generare testo in modo autonomo.
Per fare un esempio pratico, quando si presenta una domanda del tipo “Cos’è ChatGPT?”, il modello utilizzerà le informazioni acquisite per generare una risposta plausibile.
I vantaggi di utilizzare ChatGPT per la nostra strategia SEO
L’utilizzo di una rete neurale di generazione di testo qual è ChatGPT per fare SEO è un’area in rapida evoluzione. In questo periodo, d’altronde, se ne sta parlando tantissimo (soprattutto su LinkedIn e nei vari gruppi Facebook dedicati alla SEO e al Digital Marketing in generale). Con questo articolo voglio anche io dire la mia sull’utilizzo di uno strumento del genere e quanto davvero può aiutarci nella nostra strategia SEO.
In linea di massima, ecco alcuni vantaggi dell’uso di ChatGPT in ambito SEO:
- generare nuove idee per contenuti e titoli accattivanti per i vostri articoli;
- generare contenuti ottimizzati per determinate parole chiave;
- ricercare parole chiave e argomenti da inserire in un articolo;
- ricerca e suggerimento di tag title e meta description (di solito li suggerisce utilizzando un numero eccessivo di caratteri, ma almeno vi dà un’idea su come potreste impostarli)
Come usare ChatGPT
Viene spontaneo pensare che uno strumento come Chat GPT possa aiutare a generare facilmente testi da utilizzare su siti web e profili social, soprattutto quando siamo a corto di idee o abbiamo poca voglia di scrivere. Considerate, comunque, che come voi ci sono altre migliaia di persone che hanno la stessa esigenza ed è molto probabile che, soprattutto su determinati argomenti (in special modo quelli più trattati), i testi generati da Chat GPT potrebbero essere praticamente identici: ecco perché è sempre opportuno editare i testi e renderli quanto più umani possibile.
Fatta la dovuta premessa, bisogna dire che vi sono diversi modi di utilizzare una chat basata su GPT, a seconda del contesto e delle esigenze di ognuno. Di seguito vi elenco alcune delle modalità più comuni:
- utilizzo di ChatGPT tramite API: OpenAI offre un’API (acronimo di Application Program Interface) che consente agli sviluppatori di integrare il modello GPT in un’applicazione o un sito web (esiste, ad esempio, plugin di GPT 3 per WordPress che funziona proprio in questo modo, seppur sia una soluzione pronta per l’uso e facile da installare). L’API consente di generare testo utilizzando il modello GPT senza la necessità di addestrare il modello in prima persona;
- tramite interfaccia web: OpenAI mette a disposizione un’interfaccia web per l’utilizzo del modello GPT (occorre prima creare un account) con la quale si può accedere al modello in modalità testuale o mediante una chatbot, semplicemente creando un account;
- attraverso codice sorgente: disponibile su GitHub, il codice sorgente di ChatGPT è indicato per gli sviluppatori, che possono usarlo per addestrare personalmente il modello su dati specifici e utilizzarlo per generare testo in un’applicazione customizzata;
- attraverso un modello già addestrato (in inglese pre-trained model): ci sono diverse versioni pre-addestrate del modello GPT disponibili, che possono essere utilizzate per generare testo in diversi campi (copywriting, scrittura creativa, traduzioni o addirittura la generazione di codice).
Tra le modalità di utilizzo di ChatGPT, io consiglio soprattutto l’interfaccia web (https://chat.openai.com/chat) che fornisce di sicuro una soluzione più semplice; per chi, invece, è avvezzo allo sviluppo e alla programmazione, troverà nel codice sorgente o in un pre-trained model maggiore flessibilità e possibilità avanzate di personalizzazione del modello di apprendimento.
Cosa chiedere a ChatGPT e in che modo porre le domande giuste
Per porre domande a ChatGPT dovete essere precisi e specifici: evitate richieste troppo generiche e pensate, magari, a domande / argomenti long tail. In linea di massima, è utile iniziare la domanda con un verbo d’azione (“che cosa”, “come”, “perché”, “quando”, “dove” e “chi”).
Vi faccio qualche esempio con alcune domande belle pratiche:
- “Che cos’è l’intelligenza artificiale?“
- “Come si allacciano le scarpe?” (gliel’ho fatta io mentre scrivevo questo articolo)
- “Perché l’acqua bolle a 100 gradi Celsius a livello del mare?“
- “Quando è nato Maradona?“
- “Dove si trovano i Sassi di Matera?” (questa passatemela :-D)
- “Chi ha scritto il libro ‘Le otto montagne’?“
Insomma, oltre a essere precisi nelle domande, è importante fornire il più dettagliato contesto possibile per aiutare ChatGPT a comprendere meglio la domanda e ottenere una risposta accurata e pertinente: la qualità della risposta fornita è direttamente proporzionale qualità, complessità, profondità e struttura della domanda che gli fate.
Utilizzare i prompt di ChatGPT
Chi ha già sentito parlare di ChatGPT o di modelli simili di generazione automatica di testi si sarà imbattuto, con ogni probabilità, nel termine “prompt“.
Cosa sono esattamente questi prompt? Si tratta di stringhe di testo che vengono fornite al tool come input per generare una risposta e possono essere utilizzati per fornire un contesto specifico e ottenere una risposta specifica. In linea di massima, possiamo dire che i prompt rappresentano un modo efficace per comunicare con Chat GPT e per ottenere risposte precise e pertinenti alle vostre domande o richieste.
Per tornare alla tipologia degli esempi fatti nel paragrafo precedente, un prompt ben impostato potrebbe essere una domanda del tipo “Chi ha scritto il libro ‘Il pendolo di Foucault’?“: per fornirvi un riscontro, ChatGPT utilizzerà quindi il prompt (la domanda, appunto) per generare la risposta precisa (l’autore è Umberto Eco: è un libro che ho letto a 18 anni, forse troppo presto per apprezzarlo del tutto :-D).
Cosa fare una volta generato il testo automatico
Una volta che ChatGPT ha generato automaticamente il testo partendo dalla domanda o comunque dalla richiesta che gli abbiamo fatto, è opportuno seguire alcune semplici regole:
- rivedere e modificare il testo generato prima di pubblicarlo;
- una volta pubblicato sul nostro sito, monitorare le prestazioni del contenuto generato (in termini di traffico e posizionamento sui motori di ricerca), per valutarne l’efficacia in ambito SEO.
- chiedere una consulenza a un copywriter o a un esperto SEO per la revisione dei testi generati; poiché ChatGPT o altri tool automatici non possono sostituire al 100% la capacità di scrittura e la creatività di un essere umano.
La SEO è una disciplina molto vasta e in continua evoluzione ed è fondamentale imparare nuove tecniche e sapersi adattarsi alle tendenze e alle pratiche del momento, proprio come stiamo facendo con ChatGPT.
Informazioni su OpenAI, azienda che ha sviluppato ChatGPT
Ma chi è che ha realizzato ChatGPT? È OpenAI, organizzazione di ricerca in intelligenza artificiale con sede negli USA e fondata nel 2015 da un gruppo di imprenditori di successo (tra cui Elon Musk), il cui core business è lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale avanzate da usare per il bene dell’umanità. OpenAI sviluppa e pubblica ricerche scientifiche, software open source e hardware per la comunità di ricerca sull’intelligenza artificiale e lavora con aziende e governi per applicare queste tecnologie nella vita reale.
Quanto costa ChatGPT
Attualmente OpenAI offre un programma gratuito che consente di utilizzare gratis ChatGPT, semplicemente creando un account (è possibile anche fare login direttamente con il proprio account Google). Ad ogni modo, per chi vuole sfruttare tutte le potenzialità di ChatGPT, vi sono diversi piani a pagamento: oltre alla versione gratuita (che consente un numero limitato di richieste al mese), i piani a pagamento offrono la possibilità di fare più richieste e accesso a funzionalità aggiuntive. I prezzi ovviamente potranno cambiare nel corso delle prossime settimane ed è importante controllare la sezione dedicata ai piani a pagamento di ChatGPT.
Sarebbe bello se un servizio del genere restasse gratis per sempre, ma dovete considerare che l’utilizzo di GPT-3 e modelli simili in un ambiente di produzione possono richiedere notevoli risorse di calcolo e infrastrutture informatiche, il ché va a influire sui costi di utilizzo e gestione.
La mia esperienza personale con ChatGPT
L’utilizzo di un tool di intelligenza artificiale per la generazione di testo è una cosa che avevo già fatto, in passato: si tratta, infatti, di un argomento che – sebbene ora sia topic trend – chi si occupa di SEO segue da diverso tempo.
Per quanto mi riguarda, negli anni scorsi avevo già provato alcuni strumenti freemium per la generazione automatica di testo (WordAI e la prima versione di OpenAI), ma devo dire che ChatGPT 3 supera tutti quelli già utilizzati: questo strumento, infatti, mi sta aiutando soprattutto a superare il fatidico blocco dello scrittore (o “afasia da file Word bianco”, come la chiamo io) e a realizzare delle ottime basi per articoli che poi riedito mettendoci del mio. Questo stesso articolo, per esempio, è stato sviluppato in larga parte con testo generato automaticamente da ChatGPT, con una importante revisione editoriale da parte mia.
Altri tool di intelligenza artificiale per generare automaticamente dei testi
ChatGPT, comunque, è solo uno degli strumenti per la scrittura automatica di articoli: come accennato nel paragrafo precedente, ve ne sono diversi, gratis o a pagamento, che fanno più o meno la stessa cosa.
Ecco una lista di altri tool di IA per la generazione di testi:
- Copy.ai;
- Articoolo;
- Wordsmith;
- Quillbot;
- Article Forge;
- Textio;
- RewriteBot;
- Article Generator;
- Spinbot.
Ovviamente la qualità del contenuto generato da questi strumenti varia a seconda della loro esperienza e dal modello di apprendimento utilizzato: voglio comunque fare presente, ancora una volta, che è sempre necessario rivedere e modificare il testo generato prima di pubblicarlo, sia per avere un testo quanto più originale possibile che per dare ai nostri testi una natura più umana.
E ora dateci sotto con la generazione di testi!